Perchè le aziende dovrebbero organizzare delle giornate di integrazione per i loro dipendenti?
È un dato di fatto che l’integrazione dei dipendenti svolta attraverso varie attività migliora la produttività di un’organizzazione. Ciò è dovuto al fatto che le persone che si conoscono meglio tra loro e che sanno come comportarsi in diverse situazioni e non solo lavorative, sono semplicemente più efficienti. Le loro relazioni sono migliori, si conoscono meglio tra loro. Possono contare gli uni sugli altri in varie situazioni e questo capita naturalmente anche sul lavoro.
Che preoccupazioni ha avuto?
È stato sicuramente il gioco più grande che ho organizzato in termini di numero dei partecipanti. L’ho organizzato due volte, per due aziende diverse e sono state due esperienze completamente diverse. La prima volta ero molto ansioso, c’erano circa 130 o 150 persone. Il gioco è stato giocato all’estero, in Gran Bretagna. I partecipanti provenivano da tutto il mondo. Non era una squadra omogenea, ma in qualche modo c’era connessione tra le persone.
C’erano molti dubbi. Prima di tutto, il gioco è stato condotto completamente in inglese, le squadre provenivano da diversi paesi e da diversi continenti. Quindi, diciamo di sì, ho avuto delle preoccupazioni. Ma man mano che il gioco procedeva, queste preoccupazioni si sono rivelate infondante. All’inizio le cose cominciano a muoversi lentamente e poi c’è una fase molto dinamica in cui tutti cominciano a correre, portando carte e raccogliendo informazioni. Ogni tavolo decide, prima o poi, di creare una strategia. Alcuni leader vengono fuori naturalmente. È un caos completo.
Perchè The Tree of Life?
Una volta organizzavo varie riunioni, diciamo delle giornate di integrazione con delle attività fisiche e sportive che senza dubbio aiutano, insegnano qualcosa e sono utili. Ma i giochi per me sono stati una scoperta, primo perchè aiutano le squadre ad integrarsi e secondo perchè indirizzano molto precisamente quelle aree che secondo me sono molto importanti per un’organizzazione. Sono stato davvero colpito. The Tree of Life è una combinazione di integrazione e di aspetti e fasi diverse che un’azienda attraversa.
Per me, gli elementi chiave che sono venuti fuori dal gioco The Tree of Life sono l’entusiasmo degli impiegati e la loro concentrazione sul raggiungimento degli obiettivi. Tutte le capacità e le competenze di leadership sono diventate evidenti molto rapidamente. Le persone si attengono ai loro ruoli molto rapidamente e dimostrano un alto livello di energia che può essere facilmente trasferito all’ambiente di lavoro reale, in ufficio e spesso anche alle situazioni di vita giornaliera.
The Tree of Life è adatto ad un’azienda fuori sede?
Sì, lo abbiamo facilitato fuori sede per un’azienda. Vi hanno preso parte 110 persone. Tutto è stato pianificato molto precisamente e il gioco è stato organizzato come un elemento coerente dell’obiettivo fuori sede principale. Fino a questo momento abbiamo parlato molto di tutti gli elementi più cruciali per l’azienda in cui avevo recentemente cominciato a lavorare come leader. Abbiamo discusso di cose fondamentali come il nostro obiettivo, i nostri valori. Le nostre priorità e la visione che desideriamo realizzare.
La visione che abbiamo presentato a tutto lo staff, che abbiamo condiviso come team di gestione, si chiamava Double Payback. Il compito finale del gioco era quello di raddoppiare il punteggio. Il gioco è andato magnificamente e i partecipanti hanno giocato con così tanta energia che siamo riusciti a triplicare il punteggio. È stato fantastico, in quanto ha fatto credere a tutti che se l'organizzazione si concentra sui propri obiettivi e comprende le sue priorità, si possono completare i compiti molto rapidamente, anche quando si è sotto la pressione del tempo ed è in grado non solo di raggiungere il risultato che è una visione, ma anche di triplicarlo. Questo porta ad una grande autostima. Se tutti i membri dell’organizzazione puntano sullo stesso obiettivo, si può realizzare tutto.